Cos’è e come funziona il test muscolare kinesiologico

Il test kinesiologico, anche chiamato da molti test vibrazionale, è l’elemento cardine della kinesiologia.

Userò l’esempio di un circuito elettrico per farti capire come funziona questo test; immagina questo circuito composto da pochi essenziali componenti:
• Un punto di entrata della corrente (un interruttore)
• Un cavo elettrico
• Ed una lampadina
Ogni volta che interveniamo sull’interruttore nel cavo passa corrente e la lampadina si accende.

Nel test muscolare kinesiologico l’interruttore è rappresentato dal mio “Tieni”, a questo mio segnale viene effettuata una leggera pressione all’arto del paziente che porta all’attivazione del muscolo, che rappresenta la nostra lampadina. Al momento della pressione l’energia, la “corrente elettrica”, percorre un circuito ed arriva fino al muscolo, attivandolo. Se il circuito funziona bene, è in equilibrio, al mio Tieni il muscolo si accende e al mio input di spegnimento si spegne.

Se all’interno di un circuito ben funzionante io pongo un elemento che non interferisce con esso, la lampadina, cioè il nostro muscolo, continuerà ad accendersi al mio comando, se invece pongo un elemento che interferisce con il suo corretto funzionamento, il circuito si blocca, impedendo il passaggio di corrente ed il muscolo non risponderà più con la stessa energia e non sarà in grado di opporre resistenza.

Con questa metodologia posso capire quali sono gli elementi e le sostanze che fanno male al tuo corpo.

Applicando la stessa tecnica sono in grado di capire quali sono gli elementi che, invece, migliorano il funzionamento del circuito (ripristinano l’equilibrio).

Esistono un totale di 44 test eseguibili, (i principali sono 14), ed ognuno fa riferimento ad un circuito rappresentato dal meridiano di agopuntura, attraverso il quale scorre l’energia, da un muscolo e dall’organo di riferimento.

“Esempio pratico: Testando la forza del deltoide anteriore, vado a testare il meridiano di vescica biliare e quindi la quantità di energia che arriva l’organo cistifellea”

Cosi vale per tutti i 44 test menzionati in precedenza da qui la necessità di studi approfonditi di neurofisiologia, la scienza in cui affonda le sue radici la kinesiologia.

Il risultato ottenuto dal test non è alterabile o controllabile, né dall’operatore che lo esegue né tanto meno dalla volontà del paziente. Il compito del kinesiologo è fungere da interprete: deve sapere ascoltare la risposta che il corpo invia durante il test.

L’esperienza e la sensibilità che metto ogni giorno nel mio lavoro sono fondamentali per predispormi “all’ascolto” del cliente e poter essere fedele messaggero dei messaggi che il tuo corpo mi invia.

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